Al di fuori della Chiesa non c'è salvezza

Pubblicato il 27 ottobre 2024 alle ore 05:02

Giustizia e Misericordia 

Al di fuori della chiesa non c'è salvezza!
Così cita un proverbiale detto cattolico che racchiude in sé il progetto salvifico operato per mezzo di nostro Signore Gesù Cristo.
Ma è propriamente così?
Possiamo certamente dire di sì!
La tradizione asserisce che sono due, alcuni dei più importanti attributi di Dio: la misericordia e la giustizia.
L'antico testamento è colmo di esempi che mettono in luce l'importanza di questi due elementi Divini alla base della storia ebraica.
La giustizia, si può asserire senza alcun dubbio che è l'elemento sicuramente più preponderante nell'antico testamento. Essa, era l'ago della bilancia nella vita e nell'operato del popolo di Israele; le calamità, le punizioni, le sconfitte militari, erano tutte attribuite ai peccati commessi, alla luce, delle legge e quindi della giustizia divina.
Il popolo di Israele da questo punto di vista, è un elemento pedagogico che mette in chiaro, quanto sia importante praticare la giustizia.
Dunque, se l'antico testamento ci mostra questo attributo, il nuovo testamento ci mostra l'esatto contrario: Gesù è la misericordia.
Un esempio lampante, ci è narrato in uno dei vangeli, quando Gesù con i suoi discepoli si dirige verso Gerusalemme, ma attraversando la Samaria, regione eretica e disprezzata dagli osservanti giudei del tempo. Durante il viaggio, Gesù volle fermarsi in uno dei villaggi lungo il cammino, ma gli abitanti del luogo non lo permisero e li cacciarono: a questo punto, due dei suoi discepoli, ovvero, i fratelli Giacomo e Giovanni, figli di Zebedeo, a buon ragione chiamati figli del tuono, esordirono: "Maestro vuoi facciamo discendere il fuoco dal cielo e li consumi?"
( in ragione del passo citato nel libro dei Re, quando Elia al tempo del re Acab, e perseguitato da quest'ultimo, si rifugiò su un monte, mentre le guardie inviate dal re per arrestarlo lo intimivano dicendo:"Profeta del Dio altissimo scendi dal monte!", ed Elia rispondeva loro:"Se sono profeta del Dio altissimo, scenda un fuoco dal cielo e vi consumi!"
Provocando la sciagura evocata.)
Gesù al sentire le parole dei suoi discepoli, si voltò e li rimproverò duramente, proseguendo oltre.
Ovviamente, questo è uno solo dei tanti esempi, di misericordia e perdono, e il suo apice certamente, lo possiamo leggere nella parabola del buon samaritano.
Ma ritornando a monte, e asserire che al di fuori della chiesa non c'è salvezza, ricorre il motivo di credere all'opera di Gesù Cristo come Salvatore, non essendo venuto a condannare, ma a salvare, mediante il pentimento e la conoscenza del peccato commesso, ed in seguito la remissione, ovvero il ripristino di una condizione purezza (giustificato), mediante il battesimo e poi con il sacramento della confessione.
Esso si concretizza nell'insegnamento di Gesù quando esorta i fedeli a perseverare, e concludendo: "coloro che non non conoscendo la volontà del padre avranno fatto cose meritevoli di percosse riceveranno poche percosse, mentre coloro che conoscendo la volontà del padre avranno fatto cose meritevoli di percosse, riceveranno molte percosse!"
Alla luce di ciò, quando si pensa alle innumerevoli religioni che in vari luoghi del pianeta, senza prenderle singolarmente in esame, ma generalmente, possiamo dire, che vige l'attributo della giustizia, che non vuol dire escludere dalla salvezza, ma semplicemente porre in luogo l'elemento divino che regola tutta la creazione.
D'altronde, la bussola che orienta le nostre decisioni e giudica l'intimo nelle sue scelte, prende nome di coscienza e assume elemento morale.
Giusto, infine dire, che nella chiesa svetta la conoscenza della salvezza, rivelata dal Messia Gesù Cristo, ponendo nell'altro piatto della bilancia la misericordia.
Infine, è vero al di fuori della Chiesa non c'è salvezza.


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