Simbolo

Pubblicato il 14 novembre 2024 alle ore 18:05

La Genesi, è un affascinate racconto che ci narra le origini dell'uomo e del mondo; la tradizione ci narra, che fu direttamente tramandata a Mosè sul Sinai da YAHWEH nel pellegrinaggio nel deserto dopo l'esodo egiziano, tuttavia, nasconde in sè molti elementi in comune con molte altre civiltà, probabilmente sia da un punto di vista simbolico, e sia da una contemporanea visione di elementi socio culturali assorbiti nel corso dei secoli dai popoli confinanti o che entravano in contatto con essi.
Nonostante tutto, come detto in altre occasioni, le scritture assumono vari ruoli, alcune volte pedagogiche, altre simboliche.
Altre volte, invece, non riguardano solamente il passato, come evento singolo, ma profeticamente vanno a concretizzare eventi non ancora compiuti, nonostante si siano riferiti in quell'evento e in quel tempo.
Tale ne è l'esempio della vittoria escatologica tra la stirpe della donna e la stirpe del serpente: Allora il Signore Dio disse al serpente:
"Poiché tu hai fatto questo,
sii tu maledetto più di tutto il bestiame
e più di tutte le bestie selvatiche;
sul tuo ventre camminerai
e polvere mangerai
per tutti i giorni della tua vita.

Io porrò inimicizia tra te e la donna,
tra la tua stirpe
e la sua stirpe:
questa ti schiaccerà la testa
e tu le insidierai il calcagno".

I padri della chiesa hanno veduto in questo passo la vittoria di Cristo, stirpe della donna, sulla stirpe del serpente.
Da sempre poi la figura della madre di Cristo è raffigurata, in special modo nell'arte, con quest'ultima che schiaccia la testa del serpente.
Ma questo, è solamente uno dei tanti riferimenti biblici che si adattano o meglio si riferiscono a Gesù Cristo.
Un altro, ha suscitato il mio interesse e che San Paolo in una delle sua lettere, ha riferito come un grande mistero, infatti dice: "Per questo l'uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà alla sua donna e i due formeranno una carne sola. Questo mistero è grande; lo dico in riferimento a Cristo e alla Chiesa! "
Ma cosa intende nello specifico?

"Così l'uomo impose nomi a tutto il bestiame, a tutti gli uccelli del cielo e a tutte le bestie selvatiche, ma l'uomo non trovò un aiuto che gli fosse simile. Allora il Signore Dio fece scendere un torpore sull'uomo, che si addormentò; gli tolse una delle costole e rinchiuse la carne al suo posto. Il Signore Dio plasmò con la costola, che aveva tolta all'uomo, una donna e la condusse all'uomo. Allora l'uomo disse:
«Questa volta essa
è carne dalla mia carne
e osso dalle mie ossa.
La si chiamerà donna
perché dall'uomo è stata tolta».
Per questo l'uomo abbandonerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due saranno una sola carne." Gn 2, 20-24

Molte volte, lo stesso Gesù, si è identificato con il figlio dell'uomo, Dio è dunque uomo, duplice natura, e in quanto tale, esso è rappresentabile nella vicenda raccontata nella Genesi, infatti, come abbiamo detto la sacra scrittura è profetica.
L'Uomo, dopo aver constato di non aver trovato un aiuto che gli fosse simile, Dio, fece scendere un torpore sull'uomo che si addormentò. Qui si può sovrapporre al ministero di Cristo che essendo stato rifiutato dagli uomini (personalmente vedo nel bestiame l'umanità, spesso metaforicamente equiparato alle pecore, infatti, Cristo è Pastore; gli uccelli del cielo, in alcune considerazioni che sono state fatte sono associati agli angeli, da legare con la parabola del seme di senapa che diventa un grande albero dove vengono a riposare/vegliare gli uccelli del cielo, e le bestie selvatiche i demoni o gli angeli caduti, infatti il serpente era la più astuta di tutte le bestie selvatiche), muore in croce, fa esperienza del "sonno di morte", la morte come esperienza metaforica, temporanea, perché in seguito ci sarà la resurrezione, in quel momento dal costato trafitto dal centurione, ne uscì acqua e sangue, come una partoriente (nella placenta c'è acqua e sangue), e dalla costola viene formata la donna, la Chiesa, che la tradizione ha sempre considerata donna.
La donna, la Chiesa, che è nata da Cristo, è carne della sua carne e ossa delle sue ossa, si parla spesso di corpo mistico, e in questo caso si rafforza la tesi, ed in questo frangente che in maniera assoluta e perentoria, in quanto Uomo, dice:
"Per questo l'uomo abbandonerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due saranno una sola carne."
Da notare che l'Uomo prende in causa il Padre-Dio e sua Madre, nettamente separata, dalla Chiesa; spesso si è considerata parte della chiesa, ma la tradizione ha sempre voluto, e i dogmi confermano che la madre di Dio fosse "immacolata concezione" ( ciò fa presupporre la natura misteriosa della madre di Dio), ossia nata senza la macchia del peccato originale.
Inoltre, il vangelo, parla frequentemente delle nozze dell'agnello, dello sposo, un ricevimento, per concretizzare un matrimonio, chiaramente associato alla umanità redenta, per coloro che accolgono la salvezza, che non da sangue, né da volere di carne, ma da Dio sono stati generati (costola/chiesa), che formano in Cristo una sola carne.
Amen.


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