Vangeli

Pubblicato il 31 dicembre 2024 alle ore 09:53

I vangeli sono un resoconto storico e religioso del ministero di Gesù di Nazareth avvenuto in Galilea all'incirca 2000 anni or sono. Nella storia dell'umanità in generale ha avuto un impatto senza eguali, non c'è stato luogo del globo terracqueo (mediante le opere missionarie), dove non sia stata divulgata la buona novella. In linea di massima oltre ad offrire un scorcio temporale sulla vita di Gesù e i suoi insegnamenti, apre una visione di speranza e redenzione ad un umanità schiacciata dal peso della propria impotenza in merito a una condizione di sofferenza e una riconciliazione con Dio a motivo del peccato originale.
Ai tempi dell'annuncio per tutte le genti, l'umanità ha accolto con gioia e fervore il lieto annuncio, poiché il messaggio, davvero infondeva speranza nei cuori dell'umanità afflitta dai drammi umani, i tempi dell'ignoranza a riguardo di una concezione teistica basata su culti corrotti e crudeli giungevano a termine. La misericordia divina apriva nuovi orizzonti in merito i rapporti umani, che si racchiudevano nel precetto che esprime: "ama il prossimo tuo come te stesso!".
Molti popoli dall'aspetto e dai costumi barbari, accogliendolo, hanno portato ad abiurare comportamenti crudeli e incivili, compresi i sacrifici umani, e anche se molte colonizzazioni da parte di nazioni cristiane, specialmente in tempi moderni, hanno avuto impatti importanti sulla condizione degli indigeni, nel contesto generale è stata la scintilla che ha contribuito alla civilizzazione di società barbare.
La forza dei vangeli, nasce dal bisogno atavico di comportare nella propria vita un senso di pace e serenità, e le parole di vita che compongono il messaggio evangelico rendeva la vita nel colorato contesto sociale, dalle classe agiate a quelle indigenti, un legame di reciprocità e fratellanza, fonte di ispirazione di molte carte costituzionali di popoli e nazioni.
Sebbene il messaggio dei vangeli ha portata universale, non sempre ha avuto una accoglienza gradita e nei tempi attuali risulta mal sopportata.
Nei primi secoli, molti cristiani, si sono sottoposti volontariamente al martirio, piuttosto che abiurare la fede derivata da essi, tanto era il radicamento nei valori e i precetti dei loro insegnamenti, da considerare la morte cosa gradita, per riguardo ed emulazione nei confronti del loro Salvatore. Le torture subite avrebbero fatto miagolare di paura persino un leone, ma donne e infanti hanno saputo affrontare la morte meglio di valorosi condottieri.
Queste persecuzioni hanno avuto il pregio di portare alla fede cristiana dalla pagana religiosità romana, tutta la vastità dell'impero in poco tempo, fino a quando l'imperatore Costantino, autorizzò come religione di stato il cristianesimo.
Un senso avverso a questa religione dalle umili origini e dai insegnamenti fondati sull'amore reciproco, ha sempre portato a speculare su un fine corrotto e subdolo, che l'uomo ha usato per trarne vantaggio. Come se il cristianesimo avesse un influenza negativa sull'umanità che l'asservisce e la relega ad una obbedienza ceca alla sua sovranità mediante il controllo morale.
Il passaggio da liberatrice da ideologie autocrate e violente a carnefice, è stato relativamente breve, la conclusione è stata, la figura di un povero uomo che da Dio di gloria con la resurrezione, si è ritrovato uomo da compiangere, ingannatore dell'umanità e persino ucciso nel peggiori dei modi, la sua storicità è stata limitata a quello di un predicatore di strada, e i vangeli ridotti in storielle per vecchi e bambini, l'epopea del cristianesimo non poteva finire nel peggiore dei modi.
Ma i vangeli sono solo questo,
ovvero, un limitato contesto di insegnamenti di vita religiosa, unito a dei racconti parzialmente storici del ministero di Gesù della Palestina di 2000 anni fa?
Credo proprio di no!
I Vangeli, oltre a quello già inciso, ci mostrano l'opera dello Spirito che veglia sul percorso terreno della Chiesa, i vangeli hanno una visione lungimirante e profetica, e svelano gli intenti che contrastano l'opera di Dio nel progetto di redenzione.
Il Regno di Dio, instaurato dopo la resurrezione di Cristo, alludendo alla nuova creazione, ristabilita attraverso l'opera salvifica, segna l'inizio della battaglia escatologica con le potenze delle tenebre che fino a quel momento, regnavano incontrastate, avendo portato l'uomo a peccare. Il peccato rappresenta, la catena, il laccio, la schiavitù del maligno, che come principe di questo mondo, ha imposto sulle spalle dell'umanità, il giogo che ha impedito all'umanità di riavvicinarsi a Dio. La missione di Cristo prepara l'avvento, e la sua apologia con la risurrezione, l'instaurazione del Regno.
Sebbene Satana continua a mietere anime e a governare, in molti posti, nazioni e nel cuore di uomini corrotti, non può nulla nei confronti di Cristo e del suo Regno, dove non si trovò più posto per loro (angeli caduti) in cielo.
Il messaggio evangelico, ci parla anche di questo, le potenze delle tenebre non hanno nessun potere sull'opera di Cristo, tuttavia la battaglia incalza, e il bottino sono le anime.
L'accogliere il messaggio evangelico, rende liberi, la verità ci rende liberi, mediante il sacrificio di Cristo, riconciliandoci e permettendoci di liberarci dalle catene del nemico.
Se la caduta del primo uomo attraverso il peccato appare gravosa, la riconciliazione con Cristo è nettamente superiore alla caduta perché ci alza al rango di figli di Dio, non è una sudditanza, ma un rapporto alla pari, mediante i sacramenti (specialmente l'Eucarestia), in rapporto al corpo mistico di Cristo, dunque, membri del suo corpo.
Il contesto generale e storico, in merito a questi presupposti, appaiono puerili e di poco conto. È vero la cristianità vive i suoi momenti peggiori attualmente, ma nulla potrà toglierci per chi persevera nella fede, la gioia di essere figli di Dio.
I vangeli per concludere, precludono la vittoria finale sulle potenze delle tenebre, e su questo non poniamo dubbi, e sulla fede riposta nel Signore: "Abbiate coraggio, Io ho vinto il mondo!"


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