Benedizioni e Maledizioni del Popolo ebraico

Pubblicato il 19 aprile 2025 alle ore 18:31

Il popolo di Israele, nella sua ricca e complessa storia, è segnata da eventi che sono entrati a far parte del patrimonio religioso e culturale universale, deve i suoi altanelanti eventi, positivi e negativi, sono derivati da benedizioni e maledizioni, che YHWH ha pronuciato a suo riguardo. Nella Bibbia, è narrato che Dio promise al popolo di Israele, di benedirlo, proteggerlo, e di renderlo una grande nazione, qualora fosse stato fedele a lui, ma non sempre è stato così.

*Le Promesse di Dio*

Una delle promesse più incisive fatte da Dio al popolo di Israele è quella che riguarda Abramo, il patriarca del popolo ebraico, che assicura ad Abramo di dargli la terra di Canaan, dove scorre latte e miele, come eredità per lui e per i suoi discendenti (Genesi 12:1-3).

Inoltre, Dio promette ad Abramo di fare di lui un grande popolo e di dargli una numerosa discendenza, come le stelle del cielo e la sabbia sul lido del mare, perché credette nel Signore, come professione di fede. Questa promessa è rinnovata anche ad Isacco e Giacobbe, figlio e nipote di Abramo. Ma è in Giacobbe che si concretizzano le benedizioni.

*La Lotta di Giacobbe con l'Angelo*

Un episodio importante nella storia del popolo di Israele è la lotta di Giacobbe con l'angelo. Secondo la narrazione biblica, Giacobbe mentre attraversava il fiume Giordano, allontanandosi dal territorio di suo fratello Esaù, ebbe un incontro con un "uomo" che gli sbarrava la via, lottò fino all'alba con lo sconosciuto, che infine si rivelò essere un angelo del Signore, cambiandogli infine a motivo della sua caparbietà il proprio nome in Israele.

Ecco il dialogo tra Giacobbe e l'angelo:

"22. Giacobbe si alzò quella notte, prese le due donne, le due serve, e i suoi undici figli, e passò il guado del Giabbok.

23. Li prese e li fece passare il torrente, e fece passare anche tutti i suoi beni.

24. Giacobbe rimase solo, e un uomo lottò con lui fino allo spuntar dell'alba.

25. Quando l'uomo vide che non poteva vincere Giacobbe, gli colpì l'articolazione del femore, e l'articolazione del femore di Giacobbe si slogò mentre egli lottava con lui.

26. Allora l'uomo disse: «Lasciami andare, perché è spuntata l'alba». Ma Giacobbe rispose: «Non ti lascerò andare finché non mi avrai benedetto».

27. L'uomo gli disse: «Come ti chiami?». Egli rispose: «Mi chiamo Giacobbe».

28. L'uomo gli disse: «Non ti chiamerai più Giacobbe, ma Israele, perché hai lottato con Dio e con gli uomini, e hai vinto».

29. Giacobbe gli chiese: «Dimmi il tuo nome». Ma egli rispose: «Perché mi chiedi il mio nome?». E lo benedisse là.

30. Giacobbe chiamò quel luogo Penuel, perché disse: «Ho visto Dio faccia a faccia, eppure la mia vita è stata preservata».

31. Il sole spuntò su di lui mentre passava Penuel, e zoppicava all'anca.

32. Perciò i figli di Israele non mangiano il nervo sciatico, che è sull'articolazione del femore, fino ad oggi, perché l'angelo di Dio aveva colpito l'articolazione del femore di Giacobbe al nervo sciatico."

(Genesi 32:22-33)

*Le Maledizioni del Popolo di Israele*

Il risvolto della medaglia che contrappone le benedizioni, alle maledizioni del popolo di Israele, sono le numerose avversità, che in tutta la sua storia, ha caricato sulle spalle degli ebrei; peregrinazioni nel deserto, esili, diaspore, stermini e oltraggi alla dignità umana, che hanno la portata di tutto il peso di un origine divina a cui tanto viene concesso, ma ancora di più richiesto. E se tanto vale a renderlo un gradino al di sopra di tutta la somma dell'umanità, basta poco per renderlo più infimo e deplorevole di tutti gli altri popoli. La fedeltà Dio è l'indiscussa bilancia che pesa le decisioni del popolo ebraico, dei suoi benefici e dei suoi danni. A causa della sua disobbedienza e infedeltà, il popolo di Israele è stato soggetto nel corso della sua esistenza a diverse nefaste conseguenze.

Dio avvisa il popolo di Israele che se qualora non osservasse i suoi comandamenti, sarà soggetto a punizioni, come carestie, epidemie, sconfitte militari e schiavitù (Levitico 26, Deuteronomio)

La fedeltà a Dio è fondamentale per la sopravvivenza e la prosperità del popolo ebraico. Quando il popolo di Israele si allontana da Dio, subisce conseguenze negative, come le maledizioni descritte nella Bibbia.

Alla luce di quanto detto, l'importanza della terra promessa è un tema centrale nella storia del popolo di Israele. La Bibbia descrive la terra di Canaan come un dono di Dio al popolo di Israele, e la sua conquista è vista come un atto di fede e obbedienza, perderla o patteggiarla rappresenterebbe venir meno agli impegni presi con Dio.

La lotta per l'identità del popolo di Israele ha sempre cozzato verso le aspettative politiche e colturali che in tutti i tempi hanno spinto per osannare il senso nazionalistico del popolo ebraico con il rischio di farlo cadere inviso all'opinione pubblica. Israele, ha sempre lottato per mantenere la sua identità e la sua fede in mezzo a popoli e culture diverse. Questa lotta è ancora presente oggi, con il popolo di Israele che cerca di mantenere la sua identità ebraica in un mondo globalizzato.

La promessa di Dio di fare del popolo di Israele una benedizione per tutte le nazioni, rischia di divenire un iperbole qualora i suoi interessi, convergano verso i propri e non quelli di Dio, che propongono la partecipazione alla promessa abramitica. Israele avrà il completo compimento della sua vocazione solo se saprà far coincidere i suoi interessi con quelli di YHWH, una luce per le nazioni e non una luce per sé stesso

La responsabilità di essere una luce per le nazioni, ha il gravoso compito di essere coerente con la natura morale di Dio, garante di Giustizia, e se questa dovesse venire meno, avrebbe solo l'effetto di subire le conseguenze della giustizia. Questa responsabilità è ancora presente oggi, e il popolo di Israele è chiamato a essere un esempio di fede e di obbedienza a Dio, nel bene e nel male.

In sintesi, la storia del popolo di Israele offre molte lezioni importanti per l'umanità di oggi, tra cui l'importanza della fedeltà a Dio, come elemento di benedizione e prosperità. Ancora oggi il popolo ebraico in virtù di quelle benedizioni che sono state pronunciate migliaia di anni or sono, mantiene la sua identità e sostanza, cosa che in altre nazioni non è replicabile. La nazione Ebraica, nonostante le avversità che subisce perché non rimane coerente alla sua vocazione, non potrà mai essere annientata perché deve la sua sussistenza non a sé stessa ma alle promesse fatte ai patriarchi.


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