
In questo approfondimento esegetico che il nostro fratello Leone di Giuda ci propone, ci si addentra nelle festività rituali ebraiche che se nel loro senso più superficiale, ci danno un punto di vista religioso e culturale, che all'occhio dello scettico potrebbero essere comuni ad altri contesti religiosi, nel profondo, secondo la visione ebraica, ci si immerge nella comunione con il divino. L'Uomo, abbandona, lascia le vanità del mondo per ritornare all'intimità con il divino; i simboli (agnello, pane, vino, etc) sono quei strumenti che in qualche modo connettono e danno un senso, e se i primi erano elementi evanescenti, poiché destinati alla consumazione, in Cristo assumono la perfetta e concreta sostanza, che ci rendono la reale dimensione dell'unione con Dio.
"Le prescrizioni letterali riguardanti il Sabato, le feste di Pesach (Pasqua), la festa della Matzah (pane dell'afflizione) e altre celebrazioni sacre, ci invitano a riconoscere e meditare, come i momenti di riposo sabbatico, purificazione e rinnovamento della nostra devozione nei confronti e verso il Divino ci introducono in una prospettiva di comunione e una distaccata percezione dal mondo, inteso come elemento nocivo alla vita spirituale dell'uomo.
Livello Peshat (Letterale)
A livello letterale, il passo esplora il concetto di "sacra convocazione" dove ciascuna ricorrenza ha un significato ben definito:
- Il Sabato (Shabbat): Un giorno di completo riposo, un invito a cessare ogni attività ordinaria per onorare l’Eterno e rinnovare la nostra anima.
- Le Feste di Pesach e Matzah: L’introduzione di rituali alimentari e sacrifici simbolici che rinforzano il ricordo della liberazione e dell’unità del popolo.
- Festival delle Primizie e delle Offerte Sacrificiali:
La disposizione di portare al sacerdote i frutti del raccolto e di offrire sacrifici senza difetto, che esprime gratitudine per i doni della terra e la benedizione divina.
Questo livello peshat ( letterale) ci permette di apprezzare la chiarezza e la concretezza delle istruzioni dall’alto, che modellano il ritmo della vita quotidiana in uno schema sacro e ordinato.
Contesto storico, culturale e archeologia biblica.
Il contesto storico in cui furono date queste istruzioni rivela una società incentrata sul sacro e il rituale. Le festività e le offerte erano momenti di comunione e identità nazionale, in cui il raccolto e il lavoro quotidiano venivano messi al servizio di una realtà spirituale superiore. Archeologicamente, vi sono tracce nei rituali agricoli e nei resti di pratiche liturgiche che confermano l’importanza delle celebrazioni documentate nella Torah (Bibbia). Le antiche comunità israelitiche strutturarono il loro calendario in modo da riflettere l’armonia tra la terra e il divino, e le iscrizioni ritrovate in siti archeologici testimoniano la centralità del culto e della raccolta delle primizie nella vita quotidiana.
Riferimenti incrociati nella Torah (Bibbia), Nevi'im (Profeti), Ketuvim (Scritti) e Brit Hadashah (Nuova Alleanza).
Il testo di Emor (Di o parla a..., porzione settimanale della torah del libro del levitico) si intreccia con altri passaggi biblici e testimonianze scritturali:
- Nella Torah, le stesse modalità di organizzare il tempo sacro si ripercuotono in altri libri, dove le ordinanze per il sabato e le festività sono ribadite come elementi fondanti dell’identità israelitica.
- Nevi'im e Ketuvim offrono riflessioni profetiche e poetiche sulla santità del tempo e del luogo, evidenziando come queste leggi abbiano un impatto sulla vita spirituale e morale del popolo.
- Nella Brit Hadashah (Nuovo Testamento), troviamo parallelismi nei rituali del pane delle primizie e nelle celebrazioni che anticipano la venuta del Messia, dove Yeshua haMashiach Gesù Cristo) viene presentato come compimento e rinnovamento dell’alleanza antica, intrecciando il sacrificio e la liberazione con un significato redentivo.
Parallelismi biblici con Yeshua haMashiach (Gesù Cristo)
Il legame simbolico tra le ricorrenze di Emor e la figura di Yeshua haMashiach (Gesù) si manifesta in vari aspetti:
- Il Sacrificio e il rinnovamento:
Le offerte di agnelli e pani primiziari possono essere viste come anticipazioni del sacrificio perfetto e assolutivo che Yeshua haMashiach offre, portando redenzione e un nuovo patto.
- Il Tempo come segno della rivelazione:
Così come il tempo sacro scandisce momenti di rinnovamento spirituale per Israele, anche la venuta del Mashiach segna un nuovo inizio, una rivelazione definitiva dell’amore e della grazia divina.
- L’unità del popolo e la comunità:
L’organizzazione delle feste e delle convocazioni non solo rafforza l’identità nazionale, ma prefigura la comunione universale che il Messia porterà, unendo tutti i credenti sotto il patto dell’amore e della grazia divina.-
- Questo studio non è solo un esercizio intellettuale, ma un invito a vivere ogni giorno come un dono sacro. Possiamo applicare questi insegnamenti nella quotidianità:
- Riconoscere il Sacro nel quotidiano:
Prendersi il tempo per il riposo, il raccoglimento e la gratitudine, trasformando anche le attività ordinarie in atti di devozione.
- Coltivare la comunità:
Proprio come le leggi delle feste univano il popolo, noi possiamo cercare momenti per incontrarci, condividere e sostenere chi ci è vicino.
- Vivere la redenzione personale:
Ogni offerta, ogni gesto di ringraziamento, diventa una piccola dichiarazione di fiducia nell’amore e nella provvidenza del Divino, un percorso che ci avvicina al Messia che redime e rinnova.
Che questa lettura ci ricordi il potere trasformativo della parola di Dio e il cammino della santità che ci è stato tracciato. Possiamo uscire da questo approfondimento esegetico con il cuore rinnovato, pronti a vivere ogni istante nella luce del Ruach haKodesh (Spirito Santo) e nella speranza della venuta del Mashiach.
Benedico ognuno di voi affinché la pace, la gioia e la guida divina vi accompagnino in ogni momento della vostra giornata sacra.
Se questo studio vi ha nutrito spiritualmente e vi ha aiutato a scoprire nuove prospettive sulla nostra Torah, vi invito a condividere questo post nei vostri gruppi e comunità. Diffondiamo insieme la luce della conoscenza biblica a chiunque sia in cerca di approfondimenti e ispirazione spirituale!"
Leone di Giuda.
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