
Ci sono due San Nilo attribuiti uno alla chiesa cattolica e un altro alla chiesa ortodossa, che unendo le loro profezie danno un corpo unico ad un contesto molto attuale. Nonostante le divergenze avute nel passato, e la grande e scellerata divisione dell'unità ecclesiale, rimane uno spirito profetico che le accomuna; lo stesso papa Leone XIV in un recente incontro ha avuto modo di augurare la possibilità di un ecumenico cammino di riconciliazione.
San Nilo il Giovane
San Nilo il Giovane, nato Nicola a Rossano (Calabria, Italia) intorno al 910, è una delle figure più eminenti del monachesimo italo-bizantino. Orfano da bambino, ricevette una solida educazione e, nonostante fosse sposato, sentì una profonda vocazione monastica intorno ai trent'anni.
Lasciò il mondo per condurre una vita eremitica nel Mercurion (attuale Pollino), adottando il nome Nilo. La sua fama di santità e saggezza attrasse numerosi discepoli, portandolo a fondare e guidare diverse comunità monastiche in Calabria e Lucania, seguendo la rigorosa Regola di San Basilio. Era noto per la sua cultura, la sua carità, e la sua abilità come copista di manoscritti greci.
A causa delle incursioni saracene, si spostò nell'Italia centrale, soggiornando per un periodo anche nella celebre abbazia benedettina di Monte Cassino (circa 981), dove favorì il dialogo tra i riti orientali e latini.
Verso la fine della sua lunga vita, su esortazione del Conte di Tuscolo, diede inizio alla costruzione di un grande monastero a Grottaferrata, vicino Roma, destinato a preservare il rito bizantino. Nonostante morì il 26 settembre 1005, prima del completamento dell'abbazia, quest'ultima divenne il simbolo della sua eredità e un centro vivente del monachesimo greco in Italia. San Nilo è venerato sia dalla Chiesa Cattolica che Ortodossa per la sua profonda spiritualità e il suo ruolo di custode della tradizione bizantina.
Profezia: L'immortalità
Verrà un tempo in cui la morale sarà completamente stravolta e degenerata. Gli uomini si abbandoneranno ad ogni sorta di dissolutezza, e i costumi saranno così pervertiti che la distinzione tra uomini e donne si farà confusa e incerta, a causa della sfrontatezza nel vestire, nella maniera di presentarsi e nell'acconciatura. La virtù sarà derisa e il vizio celebrato apertamente.
Anche la Chiesa sarà colpita da questa decadenza: molti dei suoi pastori, vescovi e sacerdoti, si allontaneranno dalla vera pietà e dall'umiltà evangelica, cercando invece gli onori e le ricchezze del mondo. L'amore per il lusso e la vanità prenderà il posto della semplicità e della devozione.
Una grande cecità spirituale avvolgerà il mondo intero. La luce della verità si affievolirà e una profonda tenebra coprirà la terra. Gli uomini saranno così accecati dalle loro passioni e dall'ignoranza che non sapranno più distinguere il bene dal male, il vero dal falso. Si perderà il senso della salvezza e della retta via, e le anime saranno come smarrite in una caligine densa e oscura. Questa profonda decadenza porterà inevitabilmente a un grande castigo."
Fonte implicita: La Vita di San Nilo (Bios tou Hagiou Nilou), scritta da San Bartolomeo il Giovane, e la successiva tradizione interpretativa.
San Nilo il Miroblita è un monaco e asceta venerato nella tradizione ortodossa, la cui vita si colloca probabilmente nel XVII secolo. Non si conoscono con certezza le date di nascita e morte, né molti dettagli sulla sua esistenza terrena, che si svolse in gran parte sul Monte Athos, la "Montagna Sacra" della Grecia e centro spirituale del monachesimo ortodosso.
Il suo epiteto, "Miroblita", deriva dal greco e significa "colui che emana mirra" o "unguento profumato". Questo attributo gli fu dato perché, secondo la tradizione, dopo la sua morte, le sue reliquie avrebbero cominciato a stillare un olio profumato, considerato un segno della sua santità e della grazia divina.
La fama di San Nilo il Miroblita è legata principalmente alle profezie apocalittiche che gli vengono attribuite. Queste profezie, tramandate oralmente tra i monaci athoniti e poi trascritte, descrivono la decadenza spirituale dell'umanità negli ultimi tempi, l'avvento di nuove tecnologie (come mezzi di trasporto e comunicazione veloci) che preannuncerebbero l'era dell'Anticristo, e la grande tribolazione che avrebbe colpito i credenti.
La sua figura è avvolta in un alone di misticismo e leggenda, e la sua santità è riconosciuta per la sua vita di rigorosa ascesi e per questi ammonimenti profetici che invitano alla vigilanza spirituale di fronte ai segni dei tempi.
L'Anticristo
Verso la fine dei tempi, quando le invenzioni degli uomini avranno raggiunto il culmine – quando si parlerà senza essere presenti, si vedranno immagini da lontano, quando le macchine voleranno nei cieli e navigheranno sotto le acque – la fede negli uomini si sarà quasi spenta.
Allora, in questo tempo di grande confusione e dissolutezza, quando la moralità sarà crollata e la gente si sarà allontanata da Dio, si manifesterà il figlio della perdizione, l'Anticristo. Egli apparirà come un salvatore, un benefattore, pieno di saggezza e potere, capace di compiere segni e prodigi ingannevoli per sedurre l'umanità.
Egli cercherà di ingannare tutti, promettendo pace e prosperità, e molti lo seguiranno, attratti dal suo carisma e dalle sue false promesse. La sua astuzia sarà tale che persino gli eletti saranno messi alla prova. Sarà un tempo di tribolazione senza precedenti, dove la persecuzione contro i veri credenti sarà crudele e la fede sarà messa a dura prova.
Egli chiederà adorazione per sé stesso e cercherà di imporre un marchio a tutti gli uomini, senza il quale non sarà possibile comprare né vendere. La gente, accecata dalla ricerca del piacere e del benessere materiale, lo accetterà volentieri.
Solo un piccolo gregge rimarrà fedele a Cristo, e questi saranno perseguitati e martirizzati. Ma la sua tirannia non durerà per sempre, poiché il Signore Gesù Cristo verrà a distruggere il figlio della perdizione con il soffio della Sua bocca e con la manifestazione della Sua venuta, ponendo fine al suo regno di iniquità e stabilendo il Suo Regno eterno."
Fonte implicita: Tradizioni orali e testi agiografici/devozionali diffusi in ambito ortodosso, come le "Profezie di San Nilo del Monte Athos".
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