Logismoi

Pubblicato il 27 giugno 2025 alle ore 16:02


La parola "logismoi" (in greco: λογισμοί) è un termine fondamentale nella spiritualità e nell'ascetica dei Padri del deserto, in particolare nel pensiero di Evagrio Pontico.
Non è semplicemente traducibile con "pensieri". Per Evagrio, i logismoi sono molto di più: sono pensieri, suggestioni o immagini mentali che assalgono l'anima e che hanno una connotazione negativa o passionale, provenendo da influenze esterne (demoniache) o da inclinazioni interne (dovute alle passioni).

Caratteristiche principali dei logismoi:

Origine esterna e interna:
Evagrio distingue tra i logismoi che vengono dall'esterno, come delle "suggestioni" o "attacchi" demoniaci, e quelli che nascono dall'interno dell'anima a causa delle passioni non ancora purificate.

La lotta spirituale:
Per i monaci del deserto, la vita spirituale era concepita come una vera e propria "guerra invisibile" combattuta nella mente. I logismoi sono le armi usate dal nemico per distrarre, turbare e allontanare il monaco dalla preghiera e dalla contemplazione.

Le otto categorie:
Evagrio è famoso per aver sistematizzato i logismoi in otto categorie principali, che in seguito sarebbero diventate i "sette vizi capitali" nella tradizione occidentale (con qualche variazione). Questi sono:
- Gastrimargia (gola): pensieri legati al cibo e alla sua ingordigia.
- Fornicazione (lussuria): pensieri impuri e sessuali.
- Filargiria (avarizia): pensieri legati all'amore per il denaro e i beni materiali.
- Lype (tristezza): pensieri di scoraggiamento, depressione e disperazione.
- Orge (collera): pensieri di rabbia, risentimento e ira.
- Acedia (accidia): il "demone di mezzogiorno", pensieri di apatia, noia, torpore spirituale, che portano a disprezzare la vita monastica e a desiderare di abbandonarla.
- Kenodoxia (vanagloria): pensieri di orgoglio e ricerca dell'approvazione altrui.
- Hyperephania (superbia): il pensiero più grave, l'orgoglio che porta a disprezzare Dio e gli altri.
- Il discernimento (diakrisis): La pratica fondamentale per il monaco è il discernimento dei logismoi. Si tratta di riconoscere l'origine e la natura di un pensiero non appena si presenta alla mente. Evagrio insegna che non tutti i pensieri sono nostri: alcuni sono intrusivi e vanno respinti immediatamente.

L'Antirretico (Antirrhetikos): Per combattere i logismoi, Evagrio ha sviluppato una tecnica specifica chiamata Antirrhetikos, che significa "contraddire". Si tratta di contrastare ogni pensiero malvagio con una frase della Sacra Scrittura. Questo è esattamente ciò che fece Gesù Cristo quando fu tentato nel deserto. L'idea è che la Parola di Dio è l'unica arma efficace contro le suggestioni del maligno.
In sintesi, i logismoi non sono semplici pensieri, ma pensieri "tentatori" o "appassionati" che disturbano la pace interiore e ostacolano il cammino spirituale. La lotta contro di essi, attraverso il discernimento e la preghiera, è il cuore dell'insegnamento ascetico di Evagrio Pontico.

La stessa psicologia moderna ha studiato a fondo il fenomeno dei pensieri intrusivi, riconoscendoli come un'esperienza mentale molto comune e, nella maggior parte dei casi, del tutto normale. A differenza dei logismoi descritti da Evagrio, la psicologia li analizza dal punto di vista cognitivo e clinico, come fenomeno mentale.
Cosa sono i pensieri intrusivi?
I pensieri intrusivi sono idee, immagini o impulsi che appaiono improvvisamente nella mente, in modo involontario, indesiderato e spesso disturbante. Hanno queste caratteristiche principali:
* Involontarietà: non li cerchi, arrivano da soli.
* Inappropriatezza: spesso sono in contrasto con i tuoi valori, desideri e intenzioni.
* Contenuto disturbante: possono riguardare temi di violenza, sessualità, paura di fare del male a sé stessi o agli altri, o azioni bizzarre e irrazionali.
* Ricorrenza: tendono a ripresentarsi, specialmente se si cerca di sopprimerli.

La psicologia moderna associa questi fenomeni a disturbi o ansia, disturbi post traumatici e stress, anche se questi pensieri intrusivi, sono presenti anche in soggetti psicologicamente sani. Dunque, mentre, la psicologia tende a risalire all'origine dei pensieri intrusivi a fenomeni del soggetto disturbato, Evagrio, ha avuto l'intuizione di dare origine al fenomeno appunto al nemico dell'uomo, come afferma nella Lettera agli Efesini, al capitolo 6, versetto 12, San Paolo scrive:
"La nostra battaglia infatti non è contro creature fatte di sangue e di carne, ma contro i Principati e le Potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebra, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti."

Evagrio Pontico, anche noto come Evagrio il Solitario, è stato un monaco, scrittore e asceta cristiano.
Nacque intorno al 345 a Ibora, nel Ponto, da una famiglia di notabili. Ricevette un'ottima educazione. Fu ordinato lettore da Basilio il Grande e diacono da Gregorio Nazianzeno, che lo portò con sé a Costantinopoli. In seguito si ritirò nel deserto egiziano, prima a Nitria e poi a Kellia, dove visse una vita di preghiera, studio e penitenza. Morì nel 399, all'età di 54 anni.
Tra i suoi maestri spirituali vi furono Basilio di Cesarea, Gregorio Nazianzeno e Macario l'Egiziano. Tra i suoi discepoli si annoverano Giovanni Cassiano e Palladio.
Evagrio è considerato una figura fondamentale per la tradizione spirituale sia orientale che occidentale. Sviluppò una teologia della preghiera contemplativa e dell'ascetismo che influenzò profondamente il monachesimo.


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