
Ormai siamo assuefatti dalla sostituzione commerciale delle festività cristiane, come fenomeno dell'opulenza e della banalizzazione del sacro, ogni ricorrenza cristiana, è l'occasione per dare all'economia, respiro ad attività ed aziende, che chiaramente incentivano questo richiamo della banalità. Pasqua, Natale, la festività dei Santi, per dirne alcune, sono state sostituite dalla loro rispettiva controparte, ovvero, il coniglietto di pasqua, babbo natale e holloween, che se potrebbe anche sembrare innocuo e banale, o solamente per dare spazio ad un filone commerciale, così non è, in quanto vanno ad assumere un fenomeno culturale dagli aspetti dal passato pagano.
In questo articolo, propongo un vecchio saggio di Cloude Lévi Strauss, riguardo ad una delle prime manifestazioni di Babbo Natale nella sfera pubblica di cui ne analizza profondamente la componente antropologica.
Claude Lévi-Strauss (1908 – 2009) è stato uno dei più grandi e influenti antropologi del XX secolo, considerato il padre dello strutturalismo in antropologia.
L'antropologo Lévi-Strauss ha eseguito un approfondito studio sulla figura di Babbo Natale, analizzandolo da una prospettiva strutturalista in un saggio noto al riguardo come "Il Padre Natale suppliziato" (pubblicato originariamente in francese come "Le Père Noël supplicié" nel 1952).
In questo saggio, Lévi-Strauss esamina come il mito di Babbo
Natale sia emerso e si sia evoluto, mettendo in luce le sue funzioni sociali e simboliche.
Levi Strauss, non vedeva Babbo Natale come una semplice invenzione commerciale, ma come un'entità che riflette e gestisce alcune delle tensioni e contraddizioni fondamentali della società moderna, in particolare quelle tra adulti e bambini.
Babbo Natale funge da mediatore tra il mondo degli adulti, che conoscono la verità dietro il mito, e quello dei bambini, che vi credono. Rappresenta l'illusione necessaria per l'infanzia e il passaggio alla razionalità adulta.
Dare e ricevere
Il rito dei doni natalizi, incarnato da Babbo Natale, è un complesso sistema di scambio che va oltre il mero valore materiale degli oggetti, toccando aspetti di reciprocità, obbligo e generosità.
Natura e cultura
Lévi-Strauss vede in Babbo Natale una figura che si muove tra il regno del magico e del soprannaturale (la sua capacità di volare, la sua esistenza misteriosa) e quello della cultura e della società (la sua origine, le sue regole, la sua dipendenza dai comportamenti umani).
Un punto cruciale nel suo saggio è l'analisi di un episodio avvenuto a Digione, in Francia, dove un'effigie di Babbo Natale fu bruciata pubblicamente da ecclesiastici nel 1951, considerandola una figura pagana che distraeva dalla vera celebrazione religiosa del Natale. Lévi-Strauss interpretò questo evento non come una semplice opposizione religiosa, ma come un conflitto più profondo sul controllo dei simboli e dei riti all'interno della società. Sostenne che la reazione così violenta dimostrava il potere e l'importanza della figura di Babbo Natale come mito vivo e funzionante.
Il Fatto
Lévi-Strauss parte da un fatto di cronaca: sul sagrato della cattedrale di Digione, un pupazzo di Babbo Natale fu impiccato alle inferriate e poi bruciato pubblicamente, davanti a una folla di bambini convocati appositamente. Questo atto fu promosso da alcuni ecclesiastici (cattolici e protestanti) che denunciavano la "paganizzazione" del Natale e la deviazione dallo spirito propriamente cristiano della festività, a causa del crescente successo commerciale e culturale di Babbo Natale. Un comunicato stampa dopo il rogo definì l'atto un "olocausto" e sentenziò che "per noi cristiani la festa del Natale deve rimanere la ricorrenza che celebra la nascita del Salvatore".
La Paganizzazione del Mito
Lévi-Strauss riconosce che gli ecclesiastici non avevano torto nel denunciare un elemento di "paganesimo" in Babbo Natale. Egli stesso argomenta come Babbo Natale, pur essendo una figura moderna, rievochi antichi riti e miti legati al solstizio d'inverno, alla morte e rinascita del tempo, e a figure divine che si sacrificano per garantire la fertilità e il rinnovamento. In questo senso, Babbo Natale si inserisce in una lunga tradizione di "divinità" stagionali o figure mitiche che, attraverso la loro "morte" simbolica o rituale, permettono la rigenerazione.
Il Sacrificio e la Rigenerazione
Per Lévi-Strauss, il rogo di Babbo Natale non è un atto di distruzione, ma, paradossalmente, un atto rituale di sacrificio. Come gli antichi dei della vegetazione che venivano "uccisi" per assicurare il ritorno della primavera e del raccolto, così il bruciare Babbo Natale a Digione, per quanto involontariamente, non faceva che riaffermare la sua natura di figura sacra. La "morte" di Babbo Natale nel rogo, lungi dall'annullarlo, ne rigenera il potere simbolico. Dimostra che Babbo Natale è una figura così potente e radicata nell'immaginario collettivo da richiedere un "sacrificio" per essere esorcizzato o controllato. Il fatto che poi sia "risuscitato" altrove (metaforicamente, nel municipio di Digione, dove si decise di non vietare le celebrazioni legate a Babbo Natale) rafforza l'idea di un ciclo di morte e rinascita tipico delle divinità.
Il Conflitto tra Ordini Simbolici
L'episodio di Digione evidenzia un conflitto tra diversi "ordini simbolici": quello religioso tradizionale (il Natale cristiano) e quello che Lévi-Strauss definisce una forma di "paganismo" moderno incarnato da Babbo Natale. La violenza del rogo dimostra quanto fosse percepita come una minaccia la crescente influenza di Babbo Natale sulla festa.
Lévi-Strauss non si limitò a descrivere e a raccontare un episodio di cronaca del tempo, ma ne disvelò le strutture profonde e le funzioni latenti, rivelando come anche figure apparentemente semplici o "popolari" siano in realtà complessi costrutti culturali che riescono a inserirsi nella vita sociale come fenomeno collettivo, andando a modificare e inserire, nuovi aspetti sociali alla vita comunitaria.
Fonti:
"Il Padre Natale suppliziato" (Le Père Noël supplicié) di Claude Lévi-Strauss.
Opere generali e biografie su Claude Lévi-Strauss
Tristi tropici" (Tristes Tropiques) di Claude Lévi-Strauss
Introduzioni e manuali di antropologia culturale che trattano lo strutturalismo e l'opera di Lévi-Strauss (es. testi accademici o universali sulla storia del pensiero antropologico).
Articoli e saggi critici pubblicati su riviste accademiche
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