
In questo testo messianico che ci propone Leone di Giuda, entriamo nell'escatologia numerica che si realizzerà nel ministero profetico di Gesù. Ma non solo, esso, "il ministero", in particolare quello sacerdotale è sequenzialmente legato al primo sacerdote della storia di Israele, Aronne, che a sua volta è prefigura di Cristo, l'Unto.
Non a caso, lo stesso Gesù, una volta risorto ai discepoli di Emmaus, mostrava loro "cominciando da Mosè e da tutti i profeti, spiegando in tutte le Scritture ciò che si riferiva a Lui." (Luca 24:27)
Ricordandoci come siamo "stolti e tardi di cuore nel credere a tutto ciò che i profeti hanno detto!"
Parashat (Porzione settimanale) Matot (tribù) -Masei (viaggi) – Bemidbar / Numeri 33:37–39
Salirono da Kadesh e si accamparono sul monte Hor, all’estremità del paese di Edom. Secondo l’ordine di Adonài (Signore), Aharon (Aronne), il sacerdote, salì sul monte Hor e lì morì, nel quarantesimo anno dopo l’uscita dei figli d’Israele dal paese d’Egitto, il primo giorno del quinto mese. Aharon (Aronne) aveva centoventitré anni quando morì sul monte Hor.”
(Bemidbar / Numeri 33:37–39)
Il testo della Parashà Masei (viaggi) ci descrive il decesso di Aharon (Aronne) HaKohèn Gadol (Grande Sacerdote) nel 33º accampamento dalla liberazione d’Israele da Mitzràim (Egitto). Questo dato, apparentemente topografico, custodisce un codice profetico. Il conteggio dei 42 accampamenti si trova in Bemidbar (Numeri) 33:1–49, dove ogni tappa rappresenta una fase spirituale del cammino d’Israele e dell’umanità.
Il Midrash insegna che ogni fase del cammino nel deserto ha un valore allegorico per ogni generazione.
Aharon è il primo a essere chiamato Mashíach HaShem (Messia), “unto di Dio ”, in modo esplicito:
"…il sacerdote unto (הַכֹּהֵן הַמָּשִׁיחַ – haKohèn haMashíach)… farà l’espiazione per il popolo.”
(Vayikrà / Levitico 4:3; cfr. vv. 5, 16)
Questo titolo, "haMashíach", sarà poi applicato a re, profeti e infine a Yeshúa (Gesù), in senso escatologico (cfr. Luca 4:18, Atti 10:38, Giovanni 4:25–26).
Aharon morì sul Monte Hor, “Har Hor” (הֹר הָהָר), nome che significa letteralmente “monte del monte” o "elevazione sopra l'elevazione" (cf. Rashi ad locum). Questo duplice “Har” è interpretato dai commentatori come indicatore di un luogo altamente sacro, un punto di intersezione tra terra e cielo. La sua morte avviene in altura, come anche quella di Yeshúa (Gesù), sul monte chiamato Golgotha (cf. Matteo 27:33, Luca 23:33).
Aharon muore a 123 anni, mentre Mosheh morirà a 120 anni (Devarim 34:7). Secondo la cronologia tradizionale, Yeshúa fu crocifisso intorno ai 33 anni (cfr. Ireneo, Adversus Haereses II.22.5; Luca 3:23). Questo “33” appare simbolicamente connesso alla tappa 33, dove muore il primo mashíach.
Il versetto afferma che Aharon morì “nel quarantesimo anno dopo l’uscita dall’Egitto” (Bemidbar 33:38). Numericamente, questo “40” allude a un periodo di purificazione e attesa: i 40 anni nel deserto, i 40 giorni del Diluvio (Bereshit 7:17), i 40 giorni di Moshé sul Sinai (Shemot 24:18), i 40 giorni di tentazione di Yeshúa nel deserto (Luca 4:2).
Midrashicamente, i 40 anni di deserto possono essere visti in proporzione con i 4000 anni dalla creazione di Adam (Adamo) alla venuta del Mashíach (Messia), secondo la cronologia del Seder Olam Rabbà (Grande ordine del mondo- opera letteraria rabbinica) (cap. 30) e i calcoli di Avodah Zarah (trattato specifico della misnah e talmud) 9a.
L’uscita dall’Egitto è vista come il tikkun (riparazione) della cacciata da Eden. In Bereshit (Genesi) 13:10, Mitzraim(Egitto) è paragonato al Gan Eden (Giardino dell'Eden):
"…come il giardino dell’Eterno, come la terra d’Egitto...”
Il Midrash (cf. Bereshit Rabbah 16:2 - opera fondamentale rabbinica, alla lettera Genesi Rabbah) conferma questa visione: la redenzione dall’Egitto è il cammino inverso della caduta di Adamo.
La morte di Aharon (Aronne) avviene il 1° giorno del 5° mese (Bemidbar - Numeri 33:38), mentre la partenza dall’Egitto fu il 15 del 1° mese (Nisan), come in Shemot (Esodo) 12:6, 12:29–31.
Tra il 15 di Nisan (primo mese calendario ebraico) e l’1 di Av ( quinto mese calendario ebraico) intercorrono 3 mesi e mezzo esatti.
Questo periodo allude simbolicamente ai 3 anni e mezzo di ministero pubblico di Yeshúa, come confermato dalla struttura dei Vangeli sinottici e dal Vangelo di Giovanni che cita tre Pesach (Pasqua; cf. Giovanni 2:13, 6:4, 11:55).
Nel libro di Daniele 9:27, 7:25 e 12:7 si parla di “tempo, tempi e metà di un tempo” (שָׁנָה שָׁנִים וַחֲצִי), che la tradizione rabbinica e messianica interpreta come 3 anni e mezzo. È un tempo di rottura, di espiazione, di passaggio tra i due mondi.
Il fatto che Aharon avesse 3 anni più di Mosheh ( Mosè) (Shemot - Esodo 7:7) è profeticamente connesso a Yeshúa (Gesù):
– tre anni e mezzo di ministero,
– trenta anni e poco più all’inizio del suo servizio pubblico,
– tre giorni nel cuore della terra prima della resurrezione (Matteo 12:40, Osea 6:2).
Il Monte Hor è menzionato tre volte nel brano (Bemidbar - Numeri 33:37, 38, 39), sottolineando il valore mistico del tre (שָׁלוֹשׁ), numero di stabilità e testimonianza (cf. Qohelet 4:12, 1 Giovanni 5:7).
Il Segreto del 33º Accampamento:
In sintesi, il decesso di Aharon nel 33º accampamento non è solo un evento storico, ma una profezia codificata, un sigillo divino sull’identità del vero Mashíach:
Entrambi morirono su un monte.
Entrambi sono definiti “Unti”.
Entrambi espiano per il popolo.
Entrambi muoiono nel contesto di un viaggio di redenzione.
Entrambi operano nel contesto di un “quarantesimo” (tempo di pienezza e giudizio).
I numeri e le date coincidono: 33, 3½, 40, 4000…
"Il segreto del Signore è per quelli che lo temono, ed Egli farà loro conoscere il Suo patto."
(Tehillim / Salmi 25:14)
Shalom, Ketriel.
Leone di Giuda
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