
La parola “Incenso” proviene dal latino “incensum”, che significa "accendere", ed è un fumo profumato che si eleva verso l’alto.
In ebraico si dice: Quetoret (Strong H#7004), che significa profumo, incenso, ma anche “fumigazione”, dalla sua radice ebraica “katar”, che significa ardere, fumigare, ma anche “circondare”, dando l’idea di fumigare un luogo chiuso per espellerne gli occupanti.
L'incenso tiene lontani gli insetti, in particolare le mosche.
Come scritto in Esodo 30:1,7, nel santuario non dovevano entrare le mosche. Tuttavia, i sacrifici attiravano questi insetti, perciò l’uso dell’incenso era essenziale.
In Esodo 30:34-36 si specifica che l’incenso non solo allontanava le mosche, ma profumava tutto il luogo, preparando l’ambiente per presentarsi davanti a YHWH.
Alle mosche non piace l’odore gradevole: al contrario, ne sono respinte.
Ecclesiaste 10:1 ci ricorda che una sola mosca morta guasta l'olio del profumiere.
Ci sono due parole ebraiche per riferirsi alle mosche:
Una è “Arov”, menzionata nella quarta piaga d’Egitto, che si riferisce a diverse specie di mosche.
L'altra è “Zebub”, che deriva da una radice che significa “volteggiare” o “ronzare”.
Il nome Baal Zebub (Signore delle Mosche) era il nome di una divinità pagana.
In 2 Re 1:2, leggiamo che Baal Zebub era venerato a Ekron e i suoi altari erano pieni di mosche, perché lì si lasciavano sacrifici che marcivano e attiravano sciami di insetti.
Nelle Scritture, Baal Zebub è identificato come il principe dei demoni:
Matteo 12:22-24 ci racconta che i farisei accusarono Yeshúa di scacciare i demoni nel nome di Baal Zebub.
La sporcizia fisica, la corruzione e la morte attirano le mosche.
Spiritualmente, la sporcizia è il peccato, e le mosche rappresentano i demoni che opprimono i peccatori.
Le preghiere sono paragonate all’incenso:
Apocalisse 5:8 ci dice che le preghiere dei santi sono come incenso davanti a Elohim (Dio).
Le preghiere allontanano la presenza demoniaca, proprio come il fumo profumato allontana le mosche.
La preghiera è un'arma potente per questo ci viene detto:
"Pregate senza cessare" (1Tessalonicesi 5:17).
"Giunga davanti a Te la mia tefillah (preghiera) come l'incenso, l'elevazione delle mie mani come il sacrificio della sera. Tehillim 141:2" Salmo
Leone di Giuda
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