
In questo testo Leone di Giuda ci offre un quadro esegetico della parola evangelica "donare". Il mondo di oggi non è digiuno di questo gesto, ma al tempo stesso ha perso la sua essenza, donare non è solo regalare per ricevere il contraccambio, donare è un atto totale, incondizionato e appagante. Esso, si racchiude nella parola "amore", lo stesso amore con cui "Il Vivente " ha creato il mondo, lo stesso amore con cui Cristo ha dato la sua vita per la nostra salvezza, donare è l'esempio che Dio ci mostra dall'alto della croce.
“Dare” è anche “ricevere” nella mentalità biblica.
«Date e vi sarà dato; vi sarà versata in grembo una buona misura, pigiata, scossa e traboccante; perché con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi in cambio» (Luca 6:38).
Nella Scrittura ci viene sempre insegnato a essere generosi e a “dare”. E non si riferisce soltanto al bisognoso, ma anche a benedire il prossimo e persino il nostro Elohim: «Ordina ai figli d’Israele che "diano" (venatenu ונתנו) ai Leviti, dalla proprietà della loro eredità, città in cui abitare» (Numeri 35:2).
Troviamo qui la parola ebraica venatenu (ונתנו), che si traduce “e diano”. Questa parola si può leggere ugualmente sia da destra a sinistra che da sinistra a destra, il che ci trasmette un messaggio potente: quando diamo, in realtà stiamo anche ricevendo.
Perché quando noi diamo all’Eterno o al nostro prossimo — sia dei nostri beni, del nostro servizio, del nostro tempo, della nostra dedizione o del nostro impegno — veniamo ricompensati con benedizioni.
La parola venatenu ונתנו proviene dal verbo natan נתן, che significa “dare” ma anche “abbandonare”. E questo perché quando diamo, non dobbiamo aspettarci nulla in cambio: «Ciascuno dia come ha deciso in cuor suo, non con tristezza né per forza, perché Dio ama chi dona con gioia» (2 Corinzi 9:7).
E quando diamo in questa vita, ci viene dato anche in quella futura: «In verità vi dico che chiunque darà anche solo un bicchiere d’acqua fresca a uno di questi miei piccoli discepoli, in quanto mio discepolo, non perderà affatto la sua ricompensa» (Matteo 10:42).
«Non accumulate tesori sulla terra, dove la tignola e la ruggine consumano e dove i ladri sfondano e rubano; accumulate invece tesori in cielo, dove né tignola né ruggine consumano e dove i ladri non sfondano e non rubano; perché dov’è il tuo tesoro, lì sarà anche il tuo cuore» (Matteo 6:19-21).
Non stanchiamoci di dare, perché è un’espressione d’amore. Anche offrendo il nostro tempo per ascoltare chi soffre, pregando con chi è afflitto o condividendo con chi ha fame il pane della nostra tavola, possiamo essere strumenti di vita nelle mani dell’Eterno. «Vi è più gioia nel dare che nel ricevere» (Atti 20:35).
Leone di Giuda
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