
In questo approfondimento Leone di Giuda ci espone chiaramente il potere illusorio di satana, che si autopropina autorità ma senza possederla concretamente. L'Autorità assoluta di tutto ciò che esiste, è solo esclusiva di Dio, è Gesù lo dichiara apertamente: "Solo al Signore Dio tuo ti prostrerai, Lui solo adorerai"
Nel racconto evangelico delle tentazioni (Mt. 4,1-11; Lc. 4,1-13) si concentra il confronto diretto tra il Messia e le potenze del male. Il diavolo offre a Yeshua (Gesù) scorciatoie di potere ("Ti darò tutte queste cose"), ma Yeshua risponde citando la Scrittura: "Solo al Signore Dio tuo ti prostrerai, Lui solo adorerai" (Dt. 6,13). Con questa obbedienza radicale alla Parola di Dio, Egli smaschera la menzogna del maligno e inaugura la liberazione degli oppressi, come preannunciato nel Suo manifesto profetico: "Lo Spirito del Signore è sopra di me [...] per annunziare ai poveri una lieta notizia [...] per liberare gli oppressi" (Lc. 4,18-19).
Fin dalla creazione, il dominio sulla terra è affidato da Dio all’uomo, non a satana:
"Facciamo l’uomo a nostra immagine [...] e abbia dominio sui pesci del mare, sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutta la terra e su tutti i rettili" (Gen. 1,26-28).
Con il peccato originale questo mandato viene compromesso, ma mai trasferito legalmente. Paolo ricorda che "la creazione è stata sottoposta alla vanità non di sua propria volontà, ma a causa di colui che ve l’ha sottoposta, nella speranza che la creazione stessa sarà liberata dalla schiavitù della corruzione" (Rm. 8,20-21). Non vi è dunque alcuna cessione del dominio a satana: l’uomo decade, ma la sovranità resta di YHWH. Satana sfrutta la condizione di caduta come tentatore e accusatore, ma sempre in qualità di usurpatore.
Le Scritture Apostoliche presentano satana con titoli che descrivono la sua influenza, non un diritto legittimo:
"Il principe di questo mondo" (Gv. 12,31; 14,30; 16,11).
"Il dio di questo secolo" (2 Cor. 4,4).
"Il maligno sotto il cui potere giace tutto il mondo" (1 Gv. 5,19).
Questi titoli non indicano un’autorità naturale o concessa da Dio sul creato, ma la condizione di coloro che rigettano Dio e si consegnano al nemico. Come nota Agostino, il diavolo è "princeps mundi" solo in quanto domina coloro che amano il mondo più di Dio (cfr. In Ioannis Evangelium Tractatus 79,2).
Quando satana promette a Yeshua: "Ti darò tutta questa potenza e la gloria di questi regni, perché essa mi è stata data, e la do a chi voglio" (Lc. 4,6), egli mente. *Nessun passo biblico registra una concessione divina o una cessione umana di dominio in suo favore*. È un’affermazione arrogante e falsa.
Il libro di Giobbe mostra chiaramente i confini del potere satanico: "E YHWH disse a satana: Ecco, tutto quello che possiede è in tuo potere; soltanto non stendere la mano su di lui" (Gb. 1,12). Satana non agisce mai liberamente: è sempre sotto i limiti imposti da Dio.
Paolo descrive la sua influenza come realtà spirituale che si oppone al popolo di Dio: "Il nostro combattimento non è contro carne e sangue, ma contro i principati, le potestà, i dominatori di questo mondo di tenebre" (Ef. 6,12). Ma anche questi "dominatori" sono realtà decadute e subordinate, non autorità supreme.
La Scrittura è inequivocabile: "Del Signore è la terra e quanto contiene, il mondo e i suoi abitanti" (Sal. 24,1). Tutto appartiene a Dio dall’inizio e per sempre.
L’uomo, pur decaduto, resta destinatario del mandato divino. Satana si insinua abusivamente come accusatore (Ap. 12,10), ma non possiede alcun titolo giuridico sul mondo.
Yeshua, definito "l’ultimo Adamo" (1 Cor. 15,45), ristabilisce con la Sua obbedienza ciò che il primo Adamo ha compromesso. Paolo proclama: "Per mezzo di Lui sono state create tutte le cose nei cieli e sulla terra, quelle visibili e quelle invisibili: Troni, Dominazioni, Principati e Potestà; tutte le cose sono state create per mezzo di Lui e in vista di Lui" (Col. 1,16).
Con la croce e la risurrezione, Yeshua "ha spogliato i principati e le potestà e ne ha fatto pubblico spettacolo, trionfando su di loro" (Col. 2,15). Satana è dunque smascherato e sconfitto: non ha mai avuto diritto legittimo, e ora il suo potere di usurpatore è ridotto a nulla davanti alla regalità messianica.
Alla luce delle Scritture, la tesi è chiara e irrefutabile:
Satana non ha mai ricevuto legalmente il dominio del mondo.
La terra appartiene a YHWH (Sal. 24,1).
L’uomo resta destinatario del mandato, anche se ferito dal peccato.
Il Messia Yeshua, con la Sua vittoria, ha restaurato il governo divino e la dignità dell’uomo redento.
Il "principe di questo mondo" è solo un usurpatore temporaneo, il cui dominio si esercita sugli empi ma non sui redenti. Tutta l’autorità appartiene a Dio ed è manifestata pienamente in Yeshua (Gesù), "Re dei re e Signore dei signori" (Ap. 19,16).
Shalom chaverim
Testo tratto dalla comunità messianica "primo secolo"
Leone di Giuda
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