
Oggetti e simboli rituali
La conca di rame, nota in ebraico come Kiyōr (כִּיּוֹר), è un elemento di fondamentale importanza all'interno del Mishkan (il Tabernacolo) e, successivamente, del Bet HaMikdash (il Tempio di Gerusalemme).
Funzione e collocazione
Il Kiyōr era un grande lavabo di rame posto nel cortile del Tabernacolo, tra l'Altare dei sacrifici e l'ingresso del Santo Luogo. La sua funzione principale era quella di contenere l'acqua per le abluzioni rituali dei Kohanim (sacerdoti). Prima di compiere qualsiasi servizio sacro, come offrire sacrifici sull'altare o entrare nel Tabernacolo, i sacerdoti dovevano purificarsi le mani e i piedi. Questo atto non era solo una questione di igiene, ma un requisito indispensabile per poter accedere alla presenza divina e svolgere i compiti sacri.
Simbolismo profondo
Purificazione e santità:
L'atto di lavarsi mani e piedi con l'acqua del Kiyōr simboleggiava la necessità di purificarsi da ogni impurità prima di avvicinarsi a Dio. Il rame, che veniva usato per la sua costruzione, era un metallo associato al giudizio e alla giustizia divina, sottolineando l'importanza di una purità morale e spirituale.
Il ruolo della famiglia: Un aspetto particolarmente significativo del Kiyōr è che, secondo il racconto biblico, fu realizzato con gli specchi di rame delle donne israelite (Esodo 38:8). Queste donne avevano offerto i loro specchi personali, strumenti di vanità, per la costruzione di un oggetto sacro. Questo gesto, accettato da Dio, sottolinea il valore della sacralità della famiglia e del ruolo delle donne nel culto divino. L'abluzione dei sacerdoti non era solo un atto individuale, ma un rito che rifletteva simbolicamente il senso sacro della famiglia e della comunità, considerata la base di ogni culto.
Preghiera e introspezione:
L'uso degli specchi per la sua costruzione aggiunge un ulteriore livello di significato. Lavandosi nel Kiyōr, i sacerdoti non solo si purificavano, ma vedevano anche il loro riflesso, un promemoria costante della necessità di esaminare sé stessi e le proprie intenzioni prima di servire Dio. Era un invito all'introspezione e alla sincerità.
Preparazione al servizio:
Il Kiyōr era un punto di passaggio obbligatorio. Collocato tra l'Altare dei sacrifici e l'ingresso del Santo Luogo, rappresentava la tappa finale di preparazione prima di entrare nel cuore del culto. L'uomo, purificato dal sacrificio e dalla penitenza, doveva anche purificare la sua azione e le sue intenzioni attraverso l'acqua.
Nell'interpretazione ebraica messianica, la conca di rame può essere vista come un simbolo del corpo del Messia, Yeshua (Gesù), che si è caricato dei peccati dell'umanità e ha offerto purificazione e guarigione attraverso il suo sacrificio.
La conca di rame come simbolo di purificazione:
La conca di rame, utilizzata per le abluzioni rituali dei sacerdoti, rappresenta la purificazione e la santità necessarie per avvicinarsi a Dio. ALLA LUCE di Yeshua il messia la conca rappresenta il corpo, il corpo del Messia è visto come il mezzo di purificazione per l'umanità, attraverso il suo sangue versato sulla croce.
Il corpo del Messia come fonte di purificazione:
L'idea è che, proprio come la conca di rame era necessaria per la purificazione dei sacerdoti, il corpo del Messia è necessario per la purificazione dell'umanità dai peccati. Il Messia si è caricato dei peccati dell'umanità e ha offerto purificazione e guarigione attraverso il suo sacrificio.
Riferimenti biblici:
Questa interpretazione si basa su diversi riferimenti biblici, tra cui:
- Ebrei 9:13-14: "Infatti, se il sangue di capri e di vitelli e la cenere di una giovenca sparsa su coloro che sono contaminati li santificano, purificandoli nella carne, quanto più il sangue di Cristo, che mediante lo Spirito eterno offrì se stesso senza macchia a Dio, purificherà la nostra coscienza dalle opere morte per servire il Dio vivente!"
- 1 Giovanni 1:7: "Ma se camminiamo nella luce, come egli è nella luce, abbiamo comunione gli uni con gli altri, e il sangue di Gesù, suo Figlio, ci purifica da ogni peccato."
L' ombra nascosta che si identifica con oggetti e simboli rituali del passato, vengono pienamente rivelati, passando oltre il velo che copriva il manifesto, nel tempo messianico. La conca di rame sottolinea l'importanza del sacrificio del Messia per la purificazione e la salvezza dell'umanità. L'acqua rappresenta la Parola che purifica: "Chi ha fatto il bagno, non ha bisogno di lavarsi se non i piedi ed è tutto puro; e voi siete puri!"
Leone di Giuda
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