
La Didachè, il cui titolo completo in greco è "Didaché tôn dodeka apostolôn" (Διδαχὴ τῶν δώδεκα ἀποστόλων), che significa "Insegnamento dei dodici apostoli", è un testo cristiano antico e di fondamentale importanza, risalente a un periodo compreso tra la fine del I e l'inizio del II secolo d.C.
Caratteristiche principali:
Autore e origine
L'autore è sconosciuto. Si ritiene che il testo sia stato redatto in Siria o in Egitto. È un'opera che fa parte della cosiddetta "letteratura subapostolica", ovvero scritti cristiani prodotti subito dopo il periodo degli apostoli.
Contenuto
La Didachè è un manuale pratico che fornisce istruzioni e norme per la vita della prima comunità cristiana.
È suddivisa in quattro parti principali:
Parte morale (capitoli 1-6) nota come "Le due vie", quella della vita e quella della morte. Contiene precetti etici, esortazioni a seguire il Vangelo e a evitare i peccati.
Parte liturgica: (capitoli 7-10) descrive i riti del battesimo, del digiuno, della preghiera (inclusa una versione del Padre Nostro) e, soprattutto, dell'Eucaristia. Queste sezioni sono estremamente preziose per comprendere le prime pratiche liturgiche cristiane.
Parte disciplinare: (capitoli 11-15) fornisce indicazioni sulla gestione della comunità, l'accoglienza di apostoli e profeti itineranti e l'organizzazione della gerarchia ecclesiastica locale (vescovi e diaconi).
Parte escatologica: (capitolo 16) una breve conclusione che esorta alla vigilanza in attesa della seconda venuta di Cristo.
Importanza storica: La Didachè è considerata uno dei documenti più antichi al di fuori del Nuovo Testamento. La sua riscoperta nel 1873 in un manoscritto a Gerusalemme (il Codex Hierosolymitanus) ha fornito agli studiosi una finestra unica sulla vita e le credenze dei primi cristiani.
Relazione con il Nuovo Testamento: Il testo mostra affinità con i Vangeli, in particolare con quello di Matteo, e con altre tradizioni orali del tempo. Contiene citazioni e parallelismi con il Vangelo e con altri scritti apostolici, pur non essendo stato incluso nel canone ufficiale della Bibbia.
La Didachè è ricca di passaggi che offrono uno spaccato unico sulla vita e la fede dei primi cristiani
Ecco alcuni dei più significativi, suddivisi per argomento.
Sulla "Via della Vita" e la "Via della Morte" (Capitoli 1-6)
Questi capitoli costituiscono la parte più estesa e sono una sorta di catechismo morale.
Il comandamento dell'amore:
"Ci sono due vie: una della vita e una della morte; e grande è la differenza tra le due vie. La via della vita è questa: per prima cosa, amerai il Dio che ti ha creato; seconda cosa, il tuo prossimo come te stesso; e tutto ciò che non vuoi che sia fatto a te, neppure tu farlo a un altro." (Cap. 1, 1-2)
L'imitazione di Cristo:
"Se qualcuno ti percuote sulla guancia destra, porgigli anche l'altra, e sarai perfetto. Se qualcuno ti costringe ad accompagnarlo per un miglio, va' con lui per due. Se qualcuno ti prende il mantello, dagli anche la tunica." (Cap. 1, 3-4)
L'importanza della carità e del servizio:
"Non voltare le spalle al bisognoso, ma condividi ogni cosa con tuo fratello e non dire che le cose sono tue. Perché se partecipate alle cose immortali, quanto più a quelle effimere!" (Cap. 4, 8)
Sulle pratiche liturgiche (Capitoli 7-10)
Questa sezione è un documento preziosissimo per la storia della liturgia cristiana.
Il Battesimo:
"Quanto al battesimo, battezzate in questo modo: dopo aver premesso tutte queste cose [il discorso sulle Due Vie], battezzate nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, in acqua viva [cioè acqua corrente]. Se non hai acqua viva, battezza in altra acqua; se non puoi in acqua fredda, in acqua calda. Se non hai né l'una né l'altra, versa l'acqua sul capo tre volte nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo." (Cap. 7, 1-3)
L'Eucaristia (Ringraziamento):
"Riguardo all'Eucaristia, così rendete grazie: Dapprima per il calice: 'Ti rendiamo grazie, Padre nostro, per la santa vite di Davide, tuo servo, che ci hai rivelato per mezzo di Gesù, tuo servo. A te la gloria nei secoli.' Poi per il pane spezzato: 'Ti rendiamo grazie, Padre nostro, per la vita e la conoscenza che ci hai rivelato per mezzo di Gesù, tuo servo. A te la gloria nei secoli.'" (Cap. 9, 1-3)
La preghiera del "Padre Nostro":
"E neppure pregate come gli ipocriti, ma come il Signore ha comandato nel suo Vangelo, così pregate: 'Padre nostro che sei nel cielo, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, e rimetti a noi il nostro debito, come anche noi lo rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male; perché tua è la potenza e la gloria nei secoli.' Pregate così tre volte al giorno." (Cap. 8, 2-3)
Sulla disciplina comunitaria (Capitoli 11-15)
Questi passi mostrano come la prima Chiesa gestiva la sua organizzazione.
L'accoglienza dei "profeti" itineranti:
"Accogliete ogni apostolo che viene a voi come fosse il Signore. Ma non si fermi più di un giorno; se è necessario, anche il giorno dopo. Se si ferma per tre giorni, è un falso profeta." (Cap. 11, 4-5)
Sulla fine dei tempi (Capitolo 16)
La Didachè si conclude con un'esortazione alla vigilanza.
La vigilanza:
"Vigilate sulla vostra vita, non si spengano le vostre lampade e non siano sciolti i vostri fianchi, ma siate pronti, perché non sapete l'ora in cui verrà il nostro Signore. E riunitevi spesso, ricercando ciò che conviene alle vostre anime." (Cap. 16, 1-2)
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