Principio di Falsificabilità

Pubblicato il 10 ottobre 2025 alle ore 22:49

Principio di Falsificabilità (o semplicemente Falsificabilità).

​Che cos'è il Principio di Falsificabilità?

​Il Principio di Falsificabilità è un criterio proposto da Karl Popper (1902–1994) per distinguere la scienza empirica dalla metafisica e dalla pseudoscienza.

​Secondo questo principio, una teoria è scientifica solo se le sue affermazioni sono, almeno in linea di principio, suscettibili di essere confutate o falsificate da un'osservazione o un esperimento.

​Scientifico
Una teoria scientifica deve fare delle previsioni specifiche e rischiose che, se si rivelassero sbagliate, dimostrerebbero la falsità della teoria stessa.

​Non Scientifico (Metafisico/Pseudoscienza): Una teoria non è scientifica se è formulata in modo tale da non poter mai essere contraddetta da alcuna prova empirica.

Differenza con la Verificabilità
​Popper sosteneva che la verificabilità (l'idea che una teoria dovesse essere confermata da un numero sufficiente di casi) non fosse un buon criterio di demarcazione, perché:

​Non importa quanti cigni bianchi si vedano, non si potrà mai verificare definitivamente l'affermazione "Tutti i cigni sono bianchi."

​È facile trovare "conferme" per quasi ogni teoria, soprattutto quelle vaghe (come l'astrologia), il che non le rende scientifiche.

​Al contrario, la scienza procede non cercando solo conferme, ma tentando attivamente di falsificare le teorie esistenti. Se una teoria resiste ai tentativi di confutazione, viene corroborata (ritenuta valida per il momento), ma non è mai considerata definitivamente provata.

​Il Principio di Falsificabilità e la Caduta delle Certezze
​Karl Popper non credeva che la scienza fornisse verità assolute o definitive. Al contrario, il suo principio nasce dalla consapevolezza che tutte le teorie scientifiche sono provvisorie e possono essere superate.

​1. La Fisica Newtoniana: L'Esempio Perfetto
​Per secoli la Fisica di Newton (Gravità e Meccanica Classica) è stata considerata la verità assoluta sull'universo.

​Punto di vista pre-popperiano (Verificazionismo): Le innumerevoli prove (la caduta delle mele, le orbite planetarie, ecc.) verificavano e dimostravano la verità della teoria.

​Punto di vista popperiano (Falsificazionismo): Popper direbbe che la teoria newtoniana era scientifica non perché era "vera", ma perché era falsificabile. Faceva previsioni precise e rischiose (ad esempio, la velocità della luce è infinita, lo spazio e il tempo sono assoluti).

​2. La Teoria della Relatività di Einstein: La Falsificazione Riuscita
​Quando Albert Einstein propose la Relatività Ristretta e Generale, non cercò di verificare Newton, ma di falsificarlo o, più precisamente, di dimostrare che aveva dei limiti.
​Le previsioni di Newton sulle orbite planetarie andavano in crisi (in particolare quella di Mercurio).

​La Relatività forniva una spiegazione che, a sua volta, era altrettanto falsificabile. Prevedeva fenomeni rischiosi come la deflessione della luce da parte della gravità (osservata da Eddington nel 1919) o l'esistenza dei buchi neri.

​Il Falsificazionismo vince: La Relatività non ha reso Newton "falso" in assoluto, ma ha dimostrato che la sua teoria era una approssimazione che si rivela inadeguata in condizioni estreme (alte velocità o campi gravitazionali intensi). Newton è stato falsificato in quelle condizioni, e la scienza è progredita.

​3. La Fisica Quantistica: L'Inevitable Progresso
​Il passaggio dalla fisica classica (Relatività inclusa) alla Fisica Quantistica per descrivere il mondo subatomico non fa che rafforzare la tesi di Popper.
​La fisica quantistica introduce concetti radicalmente diversi (probabilità, indeterminatezza) che sono in conflitto con la visione deterministica della fisica classica.

​La teoria quantistica è accettata come scientifica perché anche essa è falsificabile; fa previsioni estremamente precise, che, se fallissero in un esperimento, porterebbero al suo crollo e alla necessità di una nuova teoria.

​La Tesi di Popper: Mai Verità, Solo Corroborazione
​La grande lezione del Falsificazionismo è:
​Non si può mai dimostrare che una teoria scientifica è vera (verificata), ma si può solo dimostrare che è falsa (falsificata).

​Una teoria come la Relatività o la Quantistica non è la "verità assoluta"; è la migliore teoria che abbiamo in questo momento perché:
​Ha superato tutti i tentativi di falsificazione finora eseguiti.
​È stata in grado di spiegare fenomeni che la teoria precedente (Newton) non poteva spiegare.

​La scienza, per Popper, è un processo di congetture e confutazioni, un continuo rovesciamento di teorie vecchie (che si sono rivelate false) a favore di teorie nuove (che sono più informative e ancora da falsificare).
​In sintesi: l'evoluzione della fisica da Newton a Einstein a Quantistica non mette in discussione il Principio di Falsificabilità, ma ne è la sua più forte e chiara dimostrazione storica.

La questione di Dio e della fede nel Principio di Falsificabilità è l'esempio classico e più importante che Karl Popper stesso utilizzò per illustrare il confine tra la scienza (falsificabile) e la metafisica (non falsificabile).

​Dio e il Principio di Falsificabilità
​Il concetto di Dio, come definito dalle principali religioni, non è scientifico secondo il criterio di Popper, e questo non è un giudizio sulla sua verità o esistenza, ma sulla sua natura logica.

​1. Non è Falsificabile
​Un'affermazione come "Dio esiste" o "Dio è onnipotente" non è scientifica perché non è possibile ideare un esperimento o un'osservazione che, se avesse un certo risultato, dimostrerebbe in modo definitivo che l'affermazione è falsa.

​Esempio: Se una persona prega per la guarigione di una malattia e guarisce, i credenti lo vedranno come una conferma dell'esistenza o dell'intervento divino. Se la persona non guarisce, la fede può spiegare questo fallimento in modi che non contraddicono Dio (es. "fa parte del Suo piano," "manca la vera fede," o "Dio ha altri scopi").

​In entrambi i casi, l'affermazione iniziale non viene confutata da nessuna prova empirica.

​2. Metafisica, Non Pseudoscienza
​Popper traccia una distinzione cruciale

​Pseudoscienza:Teorie che sembrano scientifiche ma evitano la falsificazione (es. astrologia, psicoanalisi freudiana, nella sua interpretazione).

​Metafisica: Affermazioni che sono per loro natura al di fuori del campo di indagine empirica (es. etica, estetica, e la teologia).

​Popper aveva un profondo rispetto per la metafisica, inclusa la teologia, riconoscendo che idee metafisiche (come l'atomismo o il determinismo) spesso ispirano e guidano la ricerca scientifica.

​Il punto non è che Dio non esista, ma che l'esistenza di Dio non è una questione che possa essere risolta con il metodo della scienza empirica, che richiede la possibilità di confutazione.

​Falsificabilità e Fede
​La fede, per sua definizione, non si basa sull'evidenza empirica che è aperta alla confutazione, ma su una convinzione incondizionata o sulla rivelazione.
​Se un'affermazione su Dio fosse resa falsificabile, smetterebbe di essere una questione di fede e diventerebbe una semplice ipotesi scientifica.


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