Umanità

Pubblicato il 25 ottobre 2024 alle ore 20:19

Il progresso mediante lo sviluppo tecnologico ha dato molte risposte in merito il complesso contesto umano.
Tuttavia nonostante le vette raggiunte, le profondità colmate e le strade appianate, non è riuscito a fornire una risposta a sé stesso.
Chi siamo e da dove veniamo?
Le religioni arcaiche, fine a sé stesse, hanno provato a medicare, risanare questa ferita che su l'uomo grava, da millenni, seguendo vie e precetti che in una certa maniera provano a sanare, ma sondando solo la superficie. Il fenomeno tecnologico frutto di un esperienza umana, sociale e collettiva, pretende di edificare da sé la propria via, escludendo il fenomeno religioso qualunque esso sia, ponendolo come presupposto arcaico e primitivo, eppure, togliere la componente spirituale e sostituirla con il benessere materiale non ha prodotto il risultato sperato.
Tale ne è l'episodio della torre di Babele.
La confusione delle lingue, rappresenta, il disordine dell'uomo quando i suoi fondamenti sono lontani da quelli ispirati da Dio.
Si edifica sulla sabbia, e venne la pioggia, strariparono i fiumi e la rovina fu grande.
Tale ne è la società attuale, che va incontro la rovina; la cronaca attuale ci conferma i presupposti.
Dunque, oggi più che mai l'uomo deve rientrare in sé stesso e guardare dove è giunto. Lo stesso Dio ad Adamo, nel giardino dell'Eden dopo il peccato gli rivolge questa domanda: "Dove sei?"
L'uomo senza Dio è perso, menomato, specialmente nella sua componente spirituale e credere di poter bastare a sé stesso è pura utopia, l'uomo necessita di credere, è vitale, poiché sperare di navigare in balia dei flutti solo con le sue capacità è retorico ed inconcludente, la tempeste della vita sono sempre dietro l'angolo, a loro spese lo scoprirono i discepoli di Gesù quando presero il loro maestro sulla barca presupponendo di essere esperti barcaioli, ma la tempesta lì colse alla sprovvista, ed allora lo svegliarono dicendo: "Maestro siamo perduti!"

Aggiungi commento

Commenti

Non ci sono ancora commenti.